Il programma di approfondimento va in onda dal 16 luglio, in prima serata, su Rai3

Inchieste coraggiose, reportage e lunghi racconti. Sono questi gli ingredienti di "Filorosso Revolution", il programma di approfondimento in onda dal 23 luglio, in prima serata, su Rai3. Al timone ci sarà Federico Ruffo, giornalista e reporter investigativo con una lunga carriera alle spalle.
Federico, l’aggiunta al titolo “Revolution” ha un significato particolare?
«È stata un’idea del vicedirettore Giovanni Alibrandi che ha pensato di cucirmi addosso questo titolo. Io non sono mai stato il classico conduttore da talk puro. Qui i protagonisti veri sono le storie, i fatti».
L’argomento della prima puntata?
«Saremo a una decina di giorni dal voto in Francia, quindi i nostri occhi sono tutti puntati sull’attualità».
Quali sono gli altri temi?
«Stiamo lavorando a una lunga inchiesta sulle compagnie low cost che hanno delle “non regole” tutte loro. Daniele Piervincenzi si sta occupando della sindrome di Quirra, in Sardegna. Mi riferisco al Poligono militare di Quirra, tra i più grandi nel mondo, messo sotto la lente d’ingrandimento perché in zona ci sono stati tantissimi decessi da “avvelenamento”. E poi punteremo gli occhi sulla siccità, fenomeno sempre più diffuso nell’entroterra siciliano».
Lei nasce inchiestista. Quali sono stati i suoi maestri?
«Una delle persone a cui devo tanto e che ho chiamato fino all’ultimo per chiedere consigli è stato Franco Di Mare (il giornalista Rai scomparso lo scorso 17 maggio, ndr). Lui, sin dal nostro primo incontro, si è fidato di me dandomi la possibilità di “svoltare”. Sono appena stato a una cena commemorativa con la figlia e il fratello».
Andrà in onda fino al 3 settembre per poi ricominciare il 7 settembre con "Mi manda Rai Tre". Niente vacanze?
«Beh, è saltato il mio viaggio di nozze (ride)! Lo faremo a dicembre. Per fortuna anche Veronica lavora in tv (è delegato di produzione, ndr) e capisce il mio attaccamento al lavoro».